Milano -Alla luce dell'annullamento delle trascrizioni degli atti di matrimonio contratti all'estero tra persone dello stesso sesso, ad opera del Prefetto di Milano, Giuliano Pisapia, compiute  dallo scorso settembre , le coppie same- sex milanesi sposatesi all'estero, riunitesi nel gruppo Love Out Law rivolgono la richiesta di un intervento affinché si ponga finalmente fine ad una discreminazione dolorosa che l'atto del prefetto ha riaffermato.
“Un provvedimento gravissimo poichè si profila un conflitto di attribuzioni tra il potere giudiziario Procura e Magistratura Giudicante, e quello esecutivo,  Prefetto – Ministro degli Interni- Governo”
 spiega Maria Grazia Sangalli, presidente di Rete Lenford, l’associazione di avvocatura LGBTI che segue le coppie. «Non c’è dubbio, infatti, che il prefetto, così facendo, ha usurpato le prerogative che la legge riserva alla Magistratura, in particolare quelle del giudice ordinario, che è l’unico a poter disporre l’annullamento della trascrizione se indebitamente fatta, oltretutto in un contesto, quale quello del procedimento civile, che garantisce il diritto di difesa e l’eventuale impugnazione nei successivi gradi di giudizio.
Le coppie si augurano che la Procura della Repubblica verifichi immediatamente se nella condotta del prefetto si configuri l'eventuale commissione di condotte penalmente rilevanti, riservandosi ogni azione legale.