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Quirinale – Come volevasi dimostrare…

Roma – Come annunciato in seguito alla conclusione dello scrutinio delle schede alla Camera dei Deputati, Sergio Mattarella (foto) è il 12° presidente della Repubblica, con il superamento del quorum di 505 voti per un totale di 665 preferenze, a pochi voti dal tetto dei 2/3.
Le reazioni non si sono fatte attendere, sia da parte dei sostenitori che soprattutto da coloro che non riconoscono il nuovo inquilino del quirinale come tale, primo fra tutti Matteo Salvini della Lega Nord, il quale ha ufficialmente dichiarato “Mattarella non è il mio presidente“, oppure da Beppe Grillo che ha laconicamente commentato: “…Cinquanta sfumature di grigio…
Le rappresentanze parlamentari, prima fra tutte quella del Partito Democratico, hanno tenuto fede al programma predefinito ed escluso eventuali azioni dei proverbiali franchi tiratori. Matteo Renzi ha quindi buoni motivi per gioire dell'acquisita crescita di prestigio.
Angelino Alfano, dopo avere manifestato fino a ieri una decisa opposizione al metodo della elezione, oggi si dimostra contento del lavoro compiuto e afferma con fierezza che gli italiani posso festeggiare felicemente. Riesce difficile trovarne il motivo, visto che con l'elezione del presidente della Repubblica gli italiani non c'entrano niente.
Berlusconi si è limitato ad uno sbrigativo telegramma di auguri di bun lavoro, certamente indispettito per il fatto che, dopo la disposizione ai propri deputati e senatori di votare scheda bianca, almeno una quarantina hanno invece espresso parere favorevole, visto che su 142 elettori di Forza Italia, le schede bianche sono state 105. Il vice-segretario del Partito Democratico, Sergio Guerini, manifesta soddisfazione per il trionfo del Patto del Nazareno, alla base del programma di riforme che, secondo lui, avrà in Mattarella la punta di diamante.
Dal Movimento 5 Stelle, l'augurio che Mattarella sia realmente l'interprete dello spirito delle riforme: “Serve qualcuno che sappia prendere in mano il timone del Paese, e che mantenga la schiena dritta di fronte alle porcate che questo governo si appresta a compiere. Che sia davvero il difensore della Costituzione e il rappresentante dell'unità nazionale. Mattarella lo aspettiamo al varco dei numerosi decreti, fra i quali gli annunciati salvacondotti per Berlusconi“.

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