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Biella, scoperto evasore da 1,8 milioni di euro

Biella – L’intensa e costante attività di controllo economico e monitoraggio del territorio effettuati dalle Fiamme Gialle biellesi hanno permesso di scovare un imprenditore operante nel settore del montaggio di tubazioni che aveva “dimenticato” di presentare le prescritte dichiarazioni IVA evadendo l’imposta indiretta per oltre 250.000 euro. In effetti, dopo accurate ricerche e meticolosi controlli incrociati delle informazioni attinte dalle banche dati in uso al Corpo, tra le quali Spesometro Integrato, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno ricostruito il volume d’affari dell’impresa, che non è stata in grado di esibire alcun documento contabile. Sono così scattati gli inevitabili approfondimenti ispettivi che consentivano di rilevare che, nel biennio sottoposto a verifica, la ditta individuale aveva emesso fatture per prestazioni in parte sovrafatturate e in parte del tutto inesistenti nei confronti di una società Piacentina. L’evasore biellese, F.A. 60enne sperava di farla franca, ma è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per il reato di emissione di fatture false, occultamento o distruzione dei documenti contabili e poiché l’imposta evasa supera le soglie di punibilità previste dal D.lgs 74/2000, anche per omessa presentazione della dichiarazione (rispettivamente artt. 8, 10 e 5 del citato decreto legislativo). Inoltre, in un’ottica di approccio trasversale al contrasto dell’evasione fiscale, è stata altresì proposta alla Magistratura inquirente, l’adozione della misura del sequestro preventivo dei beni dell’imprenditore, anche nella forma “per equivalente”, ovvero destinata ad aggredire tutti i beni degli indagati a prescindere da un loro collegamento di pertinenza con il reato.

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