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PRESIDENZIALI : Pietro Grasso for President.

Roma – Ogni volta la solita manfrina. I primi nomi immediatamente “bruciacchiati” sul rogo mediatico oppure direttamente sgozzati nei talk-show.. La sparata dei “no” è l’unica manifestazione di interesse che si sente. Nessuno ha il banale coraggio di proporre nessuno. Un bel campionario di pavidità. No a quelli del “patto del Nazareno” e chissà perche mai ? Il povero Nazerano non piace a nessuno.. E poi tuti a strillare “ fuori i nomi” : ma siamo ad un interrogatorio in commissariato ? Nomi di chi ? Dopotutto sono ancora innocenti ! I primi nomi: saranno sparacchiati più o meno a caso. Tutti immediatamente bruciati. Perché incompetenti, perché ex-democristiani, perché non ancora rottamati per via che la ruggine non è ancora poi molta, perché un cugino di terzo grado è stato inquisito, perché lo ha detto Berlusconi oppure un amico di Berlusconi, ed altre terrificanti amenità del genere. Prodi, che non lo aveva ancora ben capito l’ultima volta, ora come ora pedala vigorosamente e pure molto lontano dal Qurinale. Spunteranno così i nomi più goliardici ed impossibili: ricordiamo la Lollobrigida ( che poi non sarebbe stata così male ) e magari rispunta ancora una Cicciolina speriamo in versione rifatta e corretta, e, perché non poi un Silvio Berlusconi? Nome di grande fascino e di una certa rottura. Insomma ci potremo divertire a scommettere sul fascino delle improbabilità. Casini, Monti, Visco, Amato, Finocchiaro, Bersani, Prodi, Rutelli, Dario Fo, Beppe Grillo, Ciriaco de Mita, Rosi Bindi, Emma Bonino con Marco Pannella etc. In realtà il nuovo presidente è già bello che pronto, con una età assolutamente “tenera” : settant’anni appena compiuti il primo gennaio – è del 1945- e giustamente festeggiati a Licata. Dopotutto il Senato , nella nuova versione, potrà sempre essere affidato alla Finocchiaro. E’ pur vero che Anna Finocchiaro potrebbe anche essere un’ottimo presidente ma che ha il difetto di essere una donna. E quindi non eleggibile da un consesso profondamente maschilista. Ma è molto giovane. Nata nel 1955, ha ancora molte opportunità da giocarsi nei prossimi dieci anni: mai dire mai. Insomma il giochino dei “no” e dei “fuori i nomi” è una penosa e squalificante immagine di una classe politica ormai sbandata ed incagliata su un solo scoglio: una poltrona a vita. Insomma Gregorio de Falco chiama ma la radio é rotta ed il capitano é pure già sbarcato.. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com

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