Tunisi ( Tunisia ) Dopo 22 anni di assenza da Tunisi, il 20 Novembre, l’ufficio per la cooperazione internazionale degli Stati Uniti riapre i battenti. Per l’occasione era presente l’amministratrice della USAID, la signora Alina Romanowski, l’ambasciatore USA a Tunisi, Jacob Walles ed il ministro Tunisino per il Territorio e per lo Sviluppo Hédi Larbi unitamente al segretario di Stato agli affari esteri Faycal Gouiaa. Con l’occasione Alina Romanowski ha ricordato che attualmente gli Stati Uniti hanno stanziato circa 288 milioni di dollari per incrementare il processo democratico in Tunisia. Fra i diversi programmi vi è anche una linea di credito per lo sviluppo delle piccole e medie imprese tunisine, il TAEF. I fondi stanziati per il TAEF sono stati dati in “gestione” ad una società finanziaria Tunisina ma, come spesso accade, sono parcheggiati ed inutilizzati in attesa del disbrigo di una serie di pratiche burocratiche che, come spesso accade, ne rallentano l’utilizzo. Il tutto a favore della banche depositarie che ne hanno in gestione l’intero ammontare. In realtà, come molte altre linee di aiuto di diversi governi europei, pare che prima di concedere effettivamente le somme stanziate, tutti stiano a vedere cosa andrà ad accadere in Tunisia dopo la nomina del nuovo presidente e la formazione di un nuovo Governo. Ben difficilmente il danaro europeo verrà messo a disposizione di estremisti islamici oppure di un Governo che vada a creare difficoltà o danni alle stesse economie dei paesi donatori. Insomma i dollari ci sono ma il loro utilizzo avviene con cautela. www.giorgiocomerio.com