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Roma – Scoperta una raffineria della cocaina, 4 arresti

Roma – Scacco ai “signori della droga”. I finanzieri del gruppo di Fiumicino hanno individuato, nella periferia est della capitale, zona Marco Simone, in uno stabilimento per la lavorazione di metalli, una raffineria clandestina di sostanze stupefacenti ed arrestato 4 sudamericani. In aeroporto è finita in manette anche una cittadina portoghese che viaggiava con 17 chili di cocaina nel bagaglio. Azzerato il patrimonio di un'organizzazione che gestiva quintali di polvere bianca e sequestrati conti correnti, 12 immobili, 20 auto, moto e due società per un valore di oltre 4 milioni di euro. Dall'inizio dell'anno sono gia' quasi 3 le tonnellate di droga (di cui oltre 210 chili di coca) sequestrate dalle Fiamme gialle romane; 470 le persone denunciate e 190 quelle arrestate.  Alla raffineria gli investigatori sono arrivati grazie allo sviluppo di elementi appresi in ambito aeroportuale: il blitz, con immediata perquisizione del locale e dei presenti, ha confermato i sospetti sul sito, permettendo di rinvenire 3,2 kg di cocaina, 510 grammi di sostanza da taglio (mannite) e numerosi strumenti atti alla trasformazione, taglio e confezionamento dello stupefacente per il successivo spaccio (bilance di precisione, pressa, fornelletti, solventi e diluenti). Due venezuelani, un dominicano naturalizzato olandese – il “chimico” del gruppo – ed una ecuadoriana sono stati arrestati e rinchiusi a Regina Coeli e Rebibbia. Quasi contestualmente, all'interno del Leonardo da Vinci, è stata intercettata, proveniente da San Paolo (Brasile), una portoghese con 17 chili di cocaina occultati in polvere, nel doppiofondo del bagaglio, e in forma liquida: tre i giubbotti e cinque le borse imbevuti della sostanza che sarebbe, poi, stata recuperata con un laborioso processo chimico. Individuato il destinatario, i finanzieri hanno immediatamente fatto irruzione in un appartamento della periferia della capitale, riuscendo, cosi', ad impedire la fuga dell'uomo: l'italiano – trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa, munizioni, cellulari, sim card e due paralizzatori elettrici, i cosiddetti taser, è stato arrestato e condotto, con la complice, nel carcere di Civitavecchia.

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