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Terremoto, il Pd de L'Aquila attacca il governo e Renzi

L'Aquila- “Questo governo è del tutto inadeguato a gestire il Paese e le emergenze dei territori che le affrontano, a partire dalla ricostruzione dell'Aquila e dei 55 Comuni del cratere sismico; e questo partito nazionale, inadeguato insieme con il governo”. L'attacco all'esecutivo e al Pd viene da Paolo Della Ventura, componente dell'assemblea nazionale del Partito Democratico e membro della segreteria comunale e provinciale dell'Aquila. “Dal terremoto sono passati 4 governi (Berlusconi, Monti, Letta e ora Renzi) e 66 mesi, senza che, tuttavia, ci siano norme di legge – una legge organica – che prevedano fondi certi fino alla fine, in tempi certi”. “Che è ciò, peraltro – ricorda Della Ventura – per cui siamo stati in prima linea dal 2010, a chiederla a gran voce in tutta Italia; voce via via diventata più debole, col passare del tempo, ed il succedersi di altre catastrofi ambientali, quasi come se fosse fuori luogo. Nello scorso dicembre, (eravamo alla prima assemblea nazionale, e stava nascendo il partito post congresso), chiesi al neo segretario Renzi di riportare il problema fondamentale della ricostruzione al centro dell'agenda politica nazionale e sicuramente nell'agenda nazionale del partito democratico. Non è stato così, neanche dopo che il segretario è diventato presidente del Consiglio. D'altra parte ha disdegnato Genova, in questi ultimi giorni, così come da tre anni sta disdegnando L'Aquila e i comuni colpiti dal terremoto. La dimostrazione che L'Aquila e la ricostruzione non sono una priorità di questo governo e del Pd nazionale – prosegue l'esponente Pd – si riscontra banalmente nel fatto che, dopo oltre 5 anni e mezzo, misure e risorse finanziarie a favore non sono automatiche come tema da affrontare nella legge fondamentale dello Stato, quella di Stabilità, ma vanno richieste, ancora oggi, attraverso incontri a Roma, come se bisogna ricordarlo ogni sei mesi cosa è successo e spiegare ai vertici (di governo e di partito) cosa sia necessario. Un emendamento è necessario, certo, ma la questione è nota dal 2009. Il partito nazionale – conclude Della Ventura – porti finalmente in aula la legge, che sembrava ormai pronta, e si è fermata ancora una volta. Questo sarà l'impegno, l'unico ed il vero, utile alla causa”.

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