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Fiat risponde alla UE: legittima nostra situazione fiscale in Lussemburgo

Torino – Il processo di tax ruling relativo a Fiat Finance in Lussemburgo e' “legittimo” e, “in ogni caso il
potenziale impatto finanziario sul gruppo non è significativo”.
Lo afferma il Lingotto in una nota relativa alla procedura aperta a Bruxelles per presunte “irregolarità” rilevate dall'Antitrus – il garante della concorrenza europea – sulla tassazione degli utili del gruppo Fiat.
L'Unione Europa vuole vedere chiaro sulla nuova organizzazione societaria del gruppo automobilistico italiano e accertare eventuali irregolarità che potrebbero costituire un vantaggio non consentito dalle normative europee.
“La pubblicazione della decisione – spiega la Fiat – e' atto formale del procedimento, che non introduce elementi nuovi nel caso. La Commissione Europea ha preso la sua decisione sull’assunto che il ruling ricevuto da Fiat possa risultare in un trattamento fiscale dei redditi di Fft in presunta violazione delle norme Ue in materia di aiuti di stato”.
“Fft – aggiunge la nota – svolge attività di tesoreria e finanziamento per le attività operative del Gruppo in Europa. La società non ha mai chiesto qualsivoglia esenzione o facilitazione fiscale in connessione con il ruling, il cui solo scopo è chiarire le regole di transfer pricing da applicare nelle attivita' di finanziamento all’interno del Gruppo. Il periodo sotto esame è limitato agli anni 2012 e 2013 Inoltre, qualsiasi potenziale aumento della base imponibile di Fft non sarebbe significativo rispetto ai risultati consuntivati dal Gruppo e per di più comporterebbe variazioni di segno opposto in altre giurisdizioni fiscali, che dovrebbero essere concordate
tra le Autorità fiscali Lussemburghesi e le autorità fiscali degli altri paesi europei interessati dai rapporti di
finanziamento intra-gruppo.
Fiat rileva ancora che “l’aliquota fiscale in Lussemburgo e' simile a quella di altri sistemi fiscali europei e che nel
periodo sotto esame il Gruppo ha registrato nell’ambito delle sue attività europee significative perdite fiscalmente rilevanti”.
Infine, Fiat “continua a ritenere che qualsivoglia esame della questione da parte delle Autorità non potrà che
condurre alla conferma della legittimita' del tax ruling a suo tempo emesso”.

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