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Giovani precipitati dal terrazzo. Lui aveva già tentato suicidio

Milano – Aveva già tentato il suicidio proprio tentando di buttarsi dallo stesso poggiolo Pietro Maxymilian Di Paola, uno dei due giovani precipitati, la scorsa notte, a Milano, dal settimo piano di un palazzo.
Il giovane di 20 anni, di origine brasiliana, potrebbe aver deciso di farla finita trascinando con sè la fidanzata Alessandra.
Alcuni testimoni hanno infatti raccontato alle forze dell'ordine che indagano sulla tragica morte dei due giovani, di aver sentito urla disperate e poi un colpo sordo.
Intanto emerge che il ragazzo aveva già tentato il suicidio arrampicandosi sul cornicione e che i vigili del fuoco lo avevano bloccato appena in tempo.
“Lui l'ha trascinata giù – ha raccontato in un bar una modella inglese che abita di fronte all'appartamento da dove sono precipitati i due giovani – quando abbiamo sentito il rumore pensavamo fosse un colpo di pistola ma la polizia lo ha escluso”.
“Ho sentito delle urla di aiuto, la voce di una ragazza che gridava”, ha raccontato un'altra condomina del palazzo in via Novaro 16 dove e' avvenuta la tragedia. 
“Erano sul balcone, hanno litigato e lui l'ha buttata giù''  E' quanto afferma Samantha Di Lecce, una vicina di casa che dice di aver assistito al momento in cui sono precipitati i due ventenni a Milano.
Per gli inquirenti restano ancora tutte aperte le ipotesi sul caso: duplice suicidio o omicidio-suicidio oppure
suicidio di lui e caduta accidentale di lei nel tentativo di impedirglielo. Difficile infatti poter discriminare,
sottolineano in Questura, tra una caduta accidentale o un trascinamento volontario in assenza di testimoni diretti. 

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