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Jack lo squartatore, scoperta la vera identità

Londra (Inghilterra) – Colpo di scena nelle indagini sull'omicidio di cinque prostitute da parte del famigerato Jack lo squartatore. Uno dei casi giudiziari più appassionanti ed intricati della Storia del Crimine potrebbe essere stato risolto con una tecnologia moderna, il test del Dna.
Sembra infatti che le indagini su un misterioso scialle rinvenuto su uno dei luoghi del delitto e fortunosamente conservato sino ad oggi, abbia fornito le prove che almeno una delle vittime aveva avuto contatti ravvicinati con Aaron Kominski, un immigrato di origine polacca che all'epoca dei fatti faceva il barbiere.
L'indumento sarebbe stato prelevato da uno degli investigatori per poi regalarlo alla moglie ma questa, saputa l'origine del capo, si sia sempre rifiutata di indossarlo.
Lo scialle sarebbe quindi stato conservato come cimelio per tutti questi anni sino a passare, di mano in mani, nell'archivio di Scotland Yard.
Dopo 126 anni sarebbe stato risolto uno dei casi più intriganti ed intrigati del Crimine anche se sono molte le critiche alla rivelazione.
Prima di tutto non è chiaro cosa sia stato trovato sullo scialle dopo 126 anni. Per poter effettuare un test del Dna occorrono materiali come capelli, sangue o liquidi organici. Difficile che qualcuno abbia potuto conservare per oltre 100 anni un capo di abbigliamento insanguinato.
Inoltre, se davvero l'indumento doveva essere donato ad una donna, difficilmente sarà stato consegnato alla destinataria ancora ricoperto di sangue. Un lavaggio avrebbe certamente rovinato le prove.
Ed ancora: la tesi dell'immigrato era già stata analizzata ai tempi e “scartata” anche se l'uomo era finito in manicomio ed era morto in circostanze piuttosto sospette.
Gli studiosi di Jack lo squartatore, poi, sono tutti inclini a pensare che l'autore dei terribili delitti avesse delle conoscenze specifiche del campo della chirurgia e della medicina.
Le donne venivano infatti uccise e “sezionate” con una accuratezza che ha sempre fatto pensare ad un macellaio o ad un medico.
Infine il “sospetto” Jack lo squartatore abitava nel quartiere di WhiteChapel, dove si verificarono i delitti ma potrebbe anche essere stato un “cliente” della prostituta uccisa e questa circostanza potrebbe spiegare le tracce organiche sul capo di abbigliamento ritrovato.

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