Tripoli ( Libia) L’altra notte a Bengasi si sono registrati diversi attacchi con missili, bombe ed atti dinamitardi. I combattimenti si sono svolti fra le forze della città di Brega e di Ajdabiya fedeli a Ibrahrim Jadhran ed a Al-Ahdaf Al-Hayawiya (الأهداف الحيوية) sia da Tobruk che da Beida. Gli scontri sono divampati contro le forze comandate dal gen Khalifa Hafter in diversi quartieri della città di Bengasi, in particolare in quello di Tabalino, quartiere sito nelle vicinanze della base della brigata 17 Febbraio, brigata alleata degli islamismi di Ansar Al-Sharia. Pare che dalla base della brigata 17 Febbraio siano stati lanciati numerosi missili del tipo GRAD su diversi quartieri, tra i quali quello di Saiqa ove sono di stanza le forze speciali con la loro base operativa in Buatni. I razzi GRAD hanno colpito anche i quartieri di Laithi, Fuwayhat, Garyounis ed appunto quello di Tabalino. I combattimenti sono avvenuti anche sul terreno nella zona di Buatni con il dispiegamento di carri armati a difesa della base delle forze speciali. Il comandante delle forze aeree del Gen. Khalifa, il Brg. Gen. Adam Geroushi ha utilizzato le sue forze aeree in azioni di appoggio ai combattimenti terrestri. Le forze aeree del Gen. Hafter Khalifa sono costituite da 8 caccia Mig, forniti dalla Russia tempo addietro, e da 4 elicotteri d’attacco del tipo Mi 25. Tenendo presente che, per ogni ora di volo in missione, queste macchine necessitano di oltre due ore di manutenzione, l’attività aerea è assai ridotta ed essenzialmente legata alla disponibilità dei pezzi di ricambio. D’altronde essendo disponibile solo poco personale addestrato sia al volo che alla manutenzione di questi anziani mezzi sovietici, le capacità operative delle forze aeree comandate dal Brig. Gen. Adam Geroushi sono piuttosto limitate. Forze aeree comunque che hanno già operato in appoggio a quelle del comandante delle forze speciali, Wanis Bukhamada, il quale ha ottenuto i rinforzi da Bengasi proprio poco dopo il suo attacco alla sede della 318 Brigata, attacco sferrato il 21 Luglio scorso. Giorgio Comerio www.giorgiocomerio.com