Andria – Sono accusati di aver trasformato olio d'oliva comunitario in prodotto biologico “Made in Italy”. La Guardia di Finanza ha individuato e smantellato ben tre associazioni per delinquere che
gestivano un giro d'affari illecito stimato in 30 milioni di euro. Ben 16 persone sono state arrestate al termine di un'indagine a carico di imprenditori pugliesi.
Insieme a “colleghi” calabresi avrebbero gestito un traffico di olio proveniente da paesi comunitari trasformandolo in “olio 100% italiano biologico”.
Gli arresti sono stati disposti dalla magistratura di Trani che ha ordinato anche il sequestro preventivo di 15 imprese coinvolte. 
All'indagine della Gdf hanno partecipato uomini dell'ispettorato repressione frodi di Roma e Bari del ministero delle politiche agricole e dell'Agenzia delle Dogane.
L'inchiesta ha accertato che le tre presunte organizzazioni criminali pugliesi – due delle quali facevano capo ad uno stesso imprenditore andriese – si sono avvalse della complicità di imprese che commercializzano olio di oliva in Puglia e in diverse città della Calabria.
A queste imprese era affidato il compito – secondo il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo,
e il pm inquirente Antonio Savasta – di fornire false fatture attestanti fittizi approvvigionamenti di olio extravergine di oliva prodotto in Italia necessari 'cartolarmente' a legittimare ingenti acquisti di olio proveniente, in realta', dalla Spagna.