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Caso Giuseppe Uva – Rinviati a giudizio sei poliziotti e un carabiniere

Varese – Proseguono le indagini per cercare di capire davvero cosa è successo la notte di sei anni fa in cui Giuseppe Uva è morto: il gup di Varese Stefano Sala ha così respinto la richiesta di non luogo a procedere e avanzata dal procuratore Felice Isnardi e ha rinviato a giudizio sei poliziotti e un carabinieri con l'accusa di omicidio preterintenzionale. 
Il gup di Varese ha fissato quindi per il 20 ottobre la data della prima udienza del processo in corte d'Assise. Il carabiniere e i sei poliziotti sono stati quindi rinviati a giudizio per tutti i reati contestati nel capo di imputazione, compreso quello di omicidio preterintenzionale.
Il giudice ha accolto in toto le richieste delle parti civili, i familiari di Giuseppe Uva, secondo i quali l'uomo avrebbe subito violenze in caserma da parte degli agenti e del carabiniere, che lo avevano fermato ubriaco per strada a Varese. Il procuratore di Varese facente funzione e i difensori degli imputati avevano chiesto invece il proscioglimento da tutte le accuse.
Grande soddisfazione dopo essere venuta a conoscenza di questa decisione è stata quindi espressa dalla sorella di Uva che si è sempre battuta per ottenere la verità: “''Dopo quattro anni ce l'abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo. Dedico questo processo al pm di Varese Agostino Abate che non ha mai voluto cercare la verità, mio fratello non ha mai fatto atti di autolesionismo ma è stato picchiato in caserma''. 

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