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Lombardia – Violenza sulle donne, in quattro anni 14 mila vittime

Milano – E' sempre molto importante mantenere viva l'attenzione su un tema che quotidianamente riempie le pagine di cronaca e che nonostante i proclami fatica a essere risolto: sono ancora numerosi, infatti, gli episodi di violenza nei confronti delle donne, spesso con conseguenze tragiche, ed è proprio la Lombardia a vantare no spiacevole record. Come spesso capita in questi casi sono i numeri a spiegare bene l'entità del problema: come indicato nel convegno organizzato all'auditorium di Palazzo Pirelli dalle 16 strutture regionali che si occupano di tutelare le donne, infatti, tra il 209 e il 2013 sono state ben 13,755 le donne vittime di violenza, alcune perseguitate dagli ex compagni per mesi, altre addirittura per anni prima di trovare il coraggio di chiedere aiuto. La maggior parte sono italiane con un reddito medio (9931 contro 3824 straniere) e denunciano violenze subite da mariti (5941), conviventi (1760), fidanzati (486) che non si sono arresi alla separazione.
In 10.061 casi le violenze hanno coinvolto minori e in 2675 episodi le vittime sono state proprio i figli delle coppie. L'aspetto che però sembra coinvolgere la maggior parte delle vittime di violenza riguarda però certamente la difficoltà ad ammettere di avere bisogno di aiuto e quindi di denunciare quello che spesso accade tra le mura di casa come se inconsciamante una donna sentisse di avere 'meritato' quanto le sta accadendo. 
L'obiettivo di Regione Lombardia è comunque quello di non restare a guardare di fronte a un fenomeno che appare ancora troppo vasto e ci ha tenuto a sottolinearlo l'assessore alle Pari Opportunità Paola Bulbarelli: “Stiamo lavorando con l'ordine degli avvocati di Milano per istituire dei veri e propri corsi di formazione, non basta essere avvocato, rappresentante delle forze dell'ordine o medico per occuparsi di violenza. Ci vogliono professionalità e una preparazione adeguata ed è quello che cercheremo di garantire per aiutare le vittime a uscire da una situazione che, troppo spesso, incide negativamente sul resto della vita”. 

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