Roma – I salari accessori dei 24 mila dipendenti comunali non saranno intaccati fino al 31 luglio. Fa un passo indietro anche la mossa dei sindacati confederali: sospeso lo sciopero indetto per lunedì ma l’attenzione «rimane alta», spiegano i vertici di Cgil, Cisl e Uil in serata. Sul tappeto ora ci sono solo i carrarmatini delle Usb che questa mattina sciopereranno, nonostante la schiarita. Perché? Perché sì. La giunta Marino mette così in rete l’assist a porta vuota offertole dal Governo. Con la delibera approvata ieri pomeriggio recepisce la circolare firmata da tre ministeri (Mef, Pubblica amministrazione e Affari regionali) nella quale si «dispone la temporanea e complessiva continuità applicativa delle discipline decentrate pregresse, anche contrattuali, e dei relativi istituti economici». In poche parole il Comune alla luce dell’altolà degli ispettori di via XX Settembre è pronto a mettersi da subito intorno a un tavolo con i sindacati per arrivare ai nuovi contratti lasciando inalterate le indennità accessorie fino al 31 luglio, «salvo recuperi e dove è possibile conguagli». Il problema che non riguarda solo Roma, ma altri sessanta comuni, sarà preso di petto a partire da domani con il primo incontro della conferenza Stato-Regioni-Comuni.