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Processo Meredith – Lo stupro prima del terribile omicidio?

Firenze – Una lite alla base dell'assassinio e non una questione legata al sesso. La sera dell'omicidio vi fu un litigio fra Amanda Knox e Meredith Kercher con una “progressiva aggressività” nella quale si può collocare la violenza sessuale di Rudy Guede sulla vittima, ma “non è credibile che fra i quattro fosse iniziata un'attività sessuale di gruppo”. Lo scrivono i giudici di Firenze motivando la condanna per Knox e Sollecito. Secondo la Corte la Kercher venne colpita con due coltelli. Uno impugnato dalla Knox, che provocò la ferita mortale, e l'altro da Sollecito.
Sollecito e la Knox si sono sempre proclamati innocenti.
La corte d'assise d'appello di Firenze ritiene di avere elementi indiziari “di sicuro affidamento” della presenza di Rudy Guede, Amanda Knox e Raffaele Sollecito nella casa dove venne uccisa Meredith Kercher “nelle immediate fasi successive all'omicidio”. Nelle motivazioni della sentenza si parla di elementi “plurimi e concordanti”. Secondo la Corte infatti Guede, la Knox e Sollecito hanno lasciato “tracce del loro passaggio per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente dalle ferite”. Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudi Guede ''collaborarono tutti per il fine che si erano proposti: immobilizzare Meredith e usarle violenza''. Guede era animato dall' ''istinto sessuale'', Amanda e Sollecito da ''volontà di prevaricazione e di umiliazione di Meredith'', poi colpita con 2 coltelli.
''La volontà omicida degli aggressori risulta palese'' è scritto nelle motivazioni della sentenza.
Una volta che Meredith era stata colpita e che ''si era portata l'aggressione alla sfera sessuale, di fronte alla resistenza della ragazza, lasciarla in vita avrebbe costituito per gli aggressori la certezza della punizione. Ad un certo punto dell'aggressione si era andati troppo oltre, Meredith doveva essere messa in condizione di non denunciare l'aggressione subita''.
Secondo la Corte d'assise d'appello di Firenze, Meredith fu uccisa “in un'ora compresa tra le 21 circa del primo novembre del 2007 e le 00.10 del 2 novembre 2007”.

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