ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Lombardia – Nasce il tavolo di lavoro contro la ludopatia

Milano – Prosegue l'impegno della Giunta della Lombardia guidata da Roberto Maroni per combattere la ludoparia, un problema che nonostante la crisi colpisce un numero sempre più elevato di famiglie che si aggrappano al gioco sperando di poter risolvere le loro difficoltà economiche. Proprio per questo si è tenuto oggi a Palazzo Lombardia un incontro per valutare l'applicazione della legge regionale sulle ludopatie che si è chiuso con la decisione di costituire un tavolo di lavoro coordinato dall'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, al quale parteciperanno Regione Lombardia, Anci, Comune di Milano, Prefetture e Questure per stabilire un nuovo sistema da sperimentare in Lombardia per il rilascio delle autorizzazioni all'apertura di nuove sale gioco, sale bingo o videolottery.
Il presidente Maroni ha così ricordato ricordato una circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno, secondo la quale sulla materia esiste “un concorso di interessi pubblici di pari rilievo facenti capo ad amministrazioni diverse, statali (Ministero dell'Interno, concorso pubblico in materia di
sicurezza) da un lato e territoriali dall'altro (Regione Lombardia, interesse pubblico a tutela dei più deboli e degli affetti da ludopatie), con la conseguenza che il regime di pubblica sicurezza convive con eventuali norme di legge regionali o regolamentazioni comunali che, muovendo su un piano diverso rispetto a quello della licenza di Polizia, pongono limiti all'apertura di sale gioco, sale bingo e Vlt”.
Alla luce di queste considerazioni, il governatore ha fatto presente che, grazie al confronto avuto oggi con Prefetti e Questori, è emerso il fatto che “l'autorizzazione di Ps rilasciata dalle Questure, da sola non
può più bastare. Serve anche un'autorizzazione di carattere amministrativo, rilasciata dalla Regione o dai
Comuni, perché si possa aprire il locale. Come regolamentare e fare in modo che questo 'concorso di interessi di pari rilievo' abbiano la stessa rilevanza, sarà oggetto del lavoro del tavolo che abbiamo costituito oggi sotto la guida dell'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, che si riunirà già
nei prossimi giorni con l'obiettivo di individuare le procedure per dare piena attuazione a questo nuovo sistema. Si tratta di una sperimentazione importante perché vede insieme il Ministero dell'Interno attraverso prefetture e questure, la Regione e i Comuni a tutela dei soggetti deboli per evitare che si rovinino nelle sale slot”.
L'assessore Viviana Beccalossi  ha ricordato anche i paletti che fissa la legge come il divieto di aprire una sala gioco o attivare una macchinetta a 500 metri da luoghi sensibili come chiese, oratori, scuole e case di risposo, oltre che la realizzazione di campagne di sensibilizzazione curate dalle Asl e dalle scuole. “Insieme alla legge 8 – ha sottolineato l'assessore – abbiamo anche approvato una proposta di legge al Parlamento, consapevoli come siamo che molto dipende dal livello nazionale. Ci rendiamo conto che, in un momento di difficoltà economica, gli 8 miliardi di euro di gettito garantito dal gioco fanno comodo ma si spendono molti fondi, se non di più, per la cura delle persone malate e per far fronte a ciò che è legato a ludopatia”. 
Per quanto riguarda il rilascio delle licenze, l'assessore ha fatto appello alla più stretta collaborazione di tutti e ha sottolineato l'opportunità che “si tenga conto della nostra legge, che è in vigore e che è stata
votata all'unanimità”. L'assessore ha anche ricordato come “intorno ai luoghi dove si gioca sia aumentata in maniera forte la criminalità”.  

Facebook