Milano – La classifica del Milan grazie agli ultimi risultati positivi (cinque vittorie e un pareggio in sei partite) è tornata a essere migliore e anche l'obiettivo della qualificazione all'Europa League, che fino a qualche mese fa sembrava impensabile, è tornato a essere raggiungibile, anche se ora i rossoneri sono attesi da due gare sulla carta difficili come la trasferta con la Roma e il derby contro l'Inter. Nonostante questo, però, la posizione di Clarence Seedorf continua a essere a rischio e l'olandese, pur potendo contare su un contratto che lo lega a Milan per altre due stagioni, non può dirsi sicuro della sua permanenza in rossonero. 
A sfavore dell'olandese ci sarebbero soprattutto i rapporti non idilliaci con alcuni elementi dello spogliatoio (Abate e Montolivo su tutti), ma soprattutto un legame non semplice praticamente da sempre con l'amministratore delegato Adriano Galliani che è apparso a tutti non del tutto felice al momento dei gol che sabato hanno regalato la vittoria contro il Livorno.
Dalla sua, però, Seedorf può portare proprio i risultati che difficilmente sarebbero arrivati con uno spogliatoio che rema contro di lui e soprattutto una media punti che lo rende non solo di gran lunga più bravo rispetto a Seedorf (a questo punto del campionato il toscano all'andata aveva totalizzato diciotto punti rispetto ai ventinove dell'olandese). Considerando la media punti, infatti, il rendimento di Clarence è davvero ottimo e inferiore solamente a quanto fatto da Carlo Ancelotti che poteva ovviamente contare su una rosa decisamente di più alto livello. A riportare questo dato è “Tuttosport” che sottolinea che nelle quindici gare da quando Seedorf è in panchina esce a superare gente come Allegri e addirittura Fabio Capello, quest’ultimo vincitore di ben 4 scudetti nella sua esperienza rossonera, ma certamente se il rendimento dovesse essere ancora questo sarà difficile allontanarlo dalla panchina del Milan con buona pace dei suoi detrattori.