Roma – La qualità del sonno è spesso associata a fattori come alimentazione, stili di vita e stress, ma in realtà sembra essere influenzata anche da questioni genetiche.
Secondo una recente ricerca condotta presso l'Università di Melbourne infatti, il Dna fornirebbe indicazioni sull'inclinazione di un individuo di dormire bene o meno.
Stando agli esperti, il Dna influirebbe del 65% sul tempo totale trascorso a dormire, dell'83% sul tempo necessario per addormentarsi e del 57% sulla profondità del sonno.