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Bonus Irpef da 80 euro e taglio Irap del 10%. Sanità 'salva', tetto ai manager

Roma – La rimodulazione dell'Irpef “e' strutturale”, “cosi' come e' strutturale il processo di taglio alla spesa”. Lo dice Matteo Renzi durante la conferenza stampa seguita al Cdm a palazzo Chigi.
“Riduciamo anche l'Irap del 10% attraverso misure strutturali per le aziende private”, ha aggiunto il premier.
Gli interventi di natura fiscale per gli incapienti e le le partite Iva saranno prese “nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.
“Ogni ministero potra' avere al massimo 5 auto blu. Questo vuol dire che i sottosegretari vanno a piedi”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, al termine del Cdm.
“Molti sorridevano sull'asta delle auto blu”, ha aggiunto, ricordando che le prime 52 auto sono state vendute. “Sono veramente contento perche' oggi smentiamo i gufi che hanno piu' volte auspicato che non vi fossero le coperture e perche' inizia percorso riorganizzazione della spesa e un nuovo rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, ha detto Renzi, al termine del Cdm. “Intervento di oggi non e' che il primo passo, e' un intervento significativo e coraggioso”.
“Esprimo la massima soddisfazione del Nuovo Centro Destra per il decreto che abbiamo varato oggi: ci sono 80 euro per 10 milioni di persone e un taglio del 10% per l'Irap. Lo ha detto il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, al termine del consiglio dei Ministri. “La parola tagli associata a sanita' non compare nel decreto”.
Passa anche il tetto agli stipendi dei manager pubblici: “Noi applichiamo la ‘regola Olivettì alla Pa e mettiamo un tetto insormontabile di 240mila euro ai dirigenti della pubblica amministrazione”, ha detto Renzi. Le municipalizzate saranno sfoltite “passando da 8.000 a 1.000 aziende partecipate”. Renzi riduce anche lo spazio fisico minimo che deve essere assicurato a ogni dipendente pubblico: scenderà a 24 metri quadri contro la media attuale che è di 44. Questo nuovo “obbligo legislativo si costringe a ripensare il sistema degli affitti e delle strutture pubbliche”, secondo i premier. Le coperture ammontano a “6,9 miliardi nel 2014 ma diventano 14 miliardi nel 2015″. Arriveranno per 2,1 miliardi dai tagli agli acquisti di beni e servizi e per 1,8 miliardi dalla tassazione sulle plusvalenze realizzate dalle banche in seguito alla rivalutazione delle quote Bankitalia: l’aliquota sale dal 12 al 26%. Dai tagli alla Difesa arrivano 400 milioni, “di cui 150 con lo spostamento del programma F35″. Dalla lotta all’evasione sono segnati 300 milioni.

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