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Lavoro – Ncd contro Pd: governo diviso sui contratti a termine

Roma – Le modifiche al decreto Lavoro in commissione non piacciono a Ncd che preannuncia battaglia a colpi di emendamenti in Aula. Le modifiche su apprendistato, formazione e sanzioni “fanno pensare più che a un job act a un rewind act”, dice la capogruppo alla Camera Nunzia De Girolamo. “Denunciamo il fatto che la sinistra non sembra essere quella di Renzi ma la solita sinistra perché su alcune cose, come la formazione, si sta tornando indietro”. Rincara la dose il capogruppo al Senato Maurizio Sacconi: “Ancora una volta sul tema del lavoro il Pd non ‘tiene’, questo è il problema e non è un aspetto secondario. Non siamo alla crisi di governo ovviamente, ma c’è un trauma che non possiamo non segnalare. Non possiamo non sottolineare il punto di arresto del percorso di riforma che è intervenuto alla prima curva. Lì c’è il vizio di fare così: è successo con le dimissioni in bianco e con molti altri provvedimenti. Rispetto al testo concordato sono state introdotte rigidità, per questo chiediamo al Pd di essere leale con il suo presidente del consiglio, con il suo ministro del Lavoro e con il segretario – ha aggiunto Sacconi -. Un’altra cosa scorretta che sta facendo la commissione della Camera è trattenere a lungo in prima lettura il testo perché ciò pone problemi per la conversione”. “In Commissione il Pd ha smontato la Poletti con la formazione pubblica e l’assunzione obbligatoria nell’apprendistato, ripristinando di fatto la Fornero che non ha fatto funzionare il sistema – ha tuonato Sergio Pizzolante, capogruppo Ncd in Commissione Lavoro -. Siamo di fronte al tentativo di irrigidire e restringere il mercato. Noi pensiamo che la formazione vada fatta ma non capiamo perché solo quella pubblica: così si penalizzano le regioni del sud e si avvantaggiano le altre, comprese quelle ‘rosse’. Per questo presenteremo in aula degli emendamenti per ripristinare il testo originario concordato con noi che è un grande passo in avanti e su questo faremo una battaglia durissima”.

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