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Truffe – Sequestro beni per 74 milioni a Giovanni De Pierro

Roma – Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Roma ha sequestrato 15 tra societa' e consorzi, partecipazioni societarie, automezzi e decine di conti correnti in Italia e all'estero, per un valore complessivo di 74 milioni, a Giovanni De Pierro. Quello eseguito stamattina, nell'ambito dell'operazione “Movida 2”, e' l'ultimo di una serie di provvedimenti che hanno colpito il noto imprenditore, 64 anni, emigrato in Spagna e indiziato di aver organizzato un gruppo criminale, a struttura piramidale, operante nella capitale ma con con interessi in tutto il territorio nazionale e in alcuni stati europei e sud americani, dedito a reati tributari, all'appropriazione indebita, alla truffa in danno di enti pubblici, alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio di capitali illeciti, al trasferimento fraudolento di valori. Con quest'ultimo sequestro – comprendente il il Consorzio Nautico Toscano, con sede a Roma e cantieri a Rosignano Marittimo e Pisa, che realizza lussuose imbarcazioni da diporto con marchio Austin Parker – sale a 351 milioni il valore dei beni sequestrati. Le indagini del Gico, avviate alla fine del 2012, hanno confermato l'esistenza di un gruppo che, utilizzando il paravento di numerose societa', formalmente amministrate da una vasta pletora di “prestanome”, e' riuscito, nel corso degli anni, da un lato, ad assicurarsi un elevato numero di appalti pubblici (soprattutto nel settore dei servizi di pulizia) e, dall'altro, a sottrarsi al pagamento di ingenti somme dovute all'Erario, all'Inps, all'Inail ed agli Enti locali. Il tutto attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti e avvalendosi di societa' che, dopo brevi periodi di operativita' (due o tre anni al massimo), venivano cessate o poste in liquidazione, con contestuale nomina di “teste di legno” (talvolta stranieri) o, ancora, trasferite all'estero.
Dopo il maxi-sequestro del 29 gennaio, che aveva riguardato l'ingente patrimonio nella disponibilita' del Di Pierro, incluse 73 societa' italiane e 14 estere – per un valore complessivo di circa 277 milioni – le Fiamme gialle hanno successivamente individuato e sottoposto a sequestro decine di conti correnti e polizze, nonche' sviluppato ulteriori complessi accertamenti patrimoniali sul conto di 15 persone giuridiche, operanti – prevalentemente – nei settori degli “altri servizi di sostegno alle imprese” e della “costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive”, riuscendo a svelare una nuova complessa rete di intrecci societari e, ancora una volta, la loro riconducibilita' delle stesse a Di Pierro. In definitiva, spiegano gli investigatori, “gli accertamenti svolti hanno consentito di accertare come il De Pierro sia riuscito nel tempo ad accumulare un ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare, del tutto incongruente rispetto ai redditi dichiarati. Tale sproporzione, unita alla qualificata pericolosita' sociale, ha permesso di richiedere ed ottenere, ai sensi del dettato normativo del'”Codice Antimafia', l'applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ed il sequestro finalizzato alla confisca dell'intero patrimonio, direttamente o indirettamente riconducibile a Giovanni De Pierro. Patrimonio, allo stato, stimabile in complessivi 351 milioni, di cui circa 65 costituiti da disponibilita' finanziarie giacenti su conti correnti e polizze in Italia e all'estero”.

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