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Latina – Nucleare. Nel capoluogo solo i rifiuti radioattivi di Borgo Sabotino

Latina – A chiarirlo è stato l'amministratore delegato di Sogin, Riccardo Casale, durante l'incontro con la stampa e con i 25 parlamentari che oggi si sono recati in visita al sito di Borgo Sabotino. L'ad della società che si occupa del decommissioning delle centrali nucleari ha spiegato che a Latina ci saranno soltanto i rifiuti di Latina, così come in ogni altra centrale ci saranno soltanto i rifiuti radioattivi locali. Questo, fin quando non sarà realizzato il deposito definitivo nazionale, che raccoglierà invece per 300 anni i rifiuti di prima e seconda categoria (bassa e media attività) provenienti da tutta Italia. Sarà un deposito ad alta tecnologia e sicurezza, del tutto simile a quelli già presenti in Paesi come la Francia, la Spagna e la Svizzera. Oltre al deposito nucleare, il territorio “designato” ospiterà anche il parco tecnologico e di ricerca, che collaborerà con eccellenze a livello internazionale. Il territorio, come “affitto” dei suoi spazi, riceverà una indennità per la presenza del deposito definitivo e del parco tecnologico. Allo stato attuale non si conosce ancora il luogo in cui tutto questo verrà realizzato, in quanto non sono ancora stati resi noti i requisiti dell'area ospite. Si procederà, in una prima fase, ad esclusione e soltanto poi, tra i territori rimasti, si procederà all'assegnazione. Per quanto riguarda la centrale di Latina, la prima fase del decommissioning terminerà intorno al 2021 e, in una seconda fase, si potrà procedere allo smantellamento del reattore: questo, però, soltanto se sarà già disponibile il deposito definitivo.

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