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Domenico Cutrì – Commando arrestato grazie a una valigia in Piemonte

Gallarate (Varese) – Sono passati ormai quattro giorni dal momento in cui è iniziata la fuga di Domenico Cutrì, il detenuto che ha fatto perdere le sue tracce mentre si trovava nei pressi del Tribunale di Gallarate dove avrebbe dovuto deporre a un processo, ma gli arresti dei complici che hanno favorito l'operazione non ha per ora portato ad alcuna svolta. Determinante per porre fine alla latitanza dei quattro uomini che facevano parte del commando è stato un particolare che sembrava essere innocente, ma che non è sfuggito agli occhi del vice sindaco di un paese del Vercellese dove è stata rinvenuta una valigia abbandonata. Inevitabilmente è scattata quindi la segnalazione ai carabinieri e proprio questo ha permesso di risalire all'identità delle persone che sono state fermate ieri. Il vice sindaco, infatti, pochi giorni fa era riuscito a vedere un gruppo di tre persone mentre abbandonava una valigia nelle campagne di Cellio, minuscolo abitato della Valsesia, e si allontana a piedi. Nella valigia erano contenuti abiti maschili e medicinali, oltre a generi alimentari acquistati in un negozio di Parabiago, cittadina dell'hinterland milanese a pochi chilometri da Magenta dove è stata ritrovata la Citroen C3 servita sia per la fuga del commando sia per trasportare Antonino Cutrì, morente, all’ospedale Fornaroli.  I tre vengono identificati. Sono Cortesi, Grasso, Lianza.
Nel Vercellese, i carabinieri di Varese hanno blindato tre uomini, che viaggiavano, disarmati, a bordo di un’auto, tutti residenti nell'Alto Milanese. Sono Davide Cortesi, 48 anni, originario di Settala (Milano), domicilio a Corbetta; Danilo Grasso, 33 anni, e Christian Lianza, 25 anni, entrambi di Magenta. All’uscita del cimitero di Portici, nel Napoletano, dove si era recato a deporre fiori sulla tomba del nonno, è stato intercettato Aristotele Buhne, napoletano di 31 anni residente a Turbigo, in provincia di Milano.
Tutte le persone che sono arrestate ieri precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio, droga, armi. Il provvedimento di fermo per procurata evasione e detenzione e porto d’armi anche da guerra e clandestine, firmato dal procuratore di Busto Arsizio Gian Luigi Fontana e dal pm Raffaella Zappatini, reca nell’epigrafe anche i nomi di Domenico Cutrì, l’evaso, del fratello minore Daniele, 23 anni (avrebbe fatto parte della batteria, dove si trovava anche un non meglio identificato «Franco»), della fidanzata di Antonino Cutrì, Carlotta Di Lauro, di Cuggiono, nel Milanese.

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