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Uccide a colpi d'ascia il compagno di stanza a Massa e Cozzile

Massa e Cozzile (Pistoia) – Ha ucciso il suo compagno di stanza in una casa famiglia con 15 colpi di accetta e poi ha chiamato il 113.
Gianluca Lotti, 38 anni, ha confessato l'omicidio di Massimo Tarabori giustificandosi con il fatto che non lo aiutava nelle faccende domestiche e lasciava sempre la luce accesa.
Una vicenda che ha dell'incredibile quella avvenuta ieri sera nella casa famiglia “Un popolo in cammino”. Il 38enne ha atteso che il compagno di stanza si addormentasse e poi è uscito a prendere un'accetta nel capanno degli attrezzi e lo ha colpito prima alla testa ed alla gola e poi si è fermato per andare ad indossare dei guanti di lattice ed ha ripreso la mattanza colpendo ancora alla testa ed alle mani.
Gianluca Lotti ha poi “rassicurato” le altre persone presenti nella comunità dicendo che si sarebbe fatto una doccia e poi avrebbe chiamato il 113 e così ha fatto facendosi trovare dalla polizia vestito e rasato.
“Tarabori non spengeva mai la luce e non collaborava alla pulizia della casa” sono parti della confessione di Lotti agli agenti increduli.

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