Pesaro – I Carabinieri di Pesaro e Urbino, con l'arresto a Mosca di Nicolae Roset Nicolae – il moldavo in fuga in mezza Europa perche' colpevole dell'omicidio e della sottrazione del cadavere della moglie, avvenuto il 14 dicembre scorso a Piobbico (Pu) e catturato dagli investigatori dell'Arma e della capitale russa con la collaborazione dell'Interpol – mettono la parola fine al piu' cruento dei femminicidi consumati in Italia nell'ultimo scorcio dell'anno. L'operazione e' stata condotta, a seguito della richiesta inoltrata alle Autorita' russe su attivazione della Compagnia Carabinieri di Urbino, dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) della Direzione Centrale della Polizia Criminale italiana e seguita dall'Esperto per la Sicurezza della Dcsa (Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca. L'omicidio della donna, ricostruisce una nota dei carabinieri, e' maturato in una situazione affettiva della coppia da tempo incrinata, tanto da rendere impossibile per la donna ogni tentativo di convivenza. Nel tentativo di nascondersi dall'oppressione del marito, nei primi giorni di ottobre si era trasferita a Piobbico trovando impiego come badante. E' proprio nella localita' di Isola di Piobbico che si e' consumato il feroce delitto. Il marito ha ucciso la donna con un colpo alla nuca, probabilmente infertole con una pietra o un bastone, occultandone il corpo. Il cadavere veniva scoperto il giorno di Natale, quando i Carabinieri e i Magistrati di Urbino, avevano gia' raccolto e sintetizzato in una corposa ordinanza di custodia cautelare il perche' Nicolae fosse da catturare ovunque venisse localizzato, anche fuori dai confini nazionali. Le complesse indagini dei Carabinieri, estese in campo internazionale e concluse con successo in soli 33 giorni, saranno illustrate nella conferenza stampa che gli stessi uomini dell'Arma terranno stamane in Prefettura a Pesaro.