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Calcioscomesse – Il pm di Cremona: “Sospetti su almeno 30 partite”

Cremona – Dopo quanto emerso in mattinata cresce lo scalpore sulla situazione del nostro calcio che sembra non potere stare tranquillo nemmeno in questa fase visto che la nuova indagine che sta portando avanti la Procura di Cremona su scommesse legate alle partite anche della massima serie ha scomodato anche nomi importanti come quelli di Rino Gattuso e Cristian Brocchi. In mattinata il procuratore di Cremona Roberto Di Martino ha deciso così di fare il punto sulla situazione ben sapendo però che il suo lavoro e quello dei collaboratori è solo all'inizio e sono ancora diversi gli aspetti che devono essere verificati: “Abbiamo individuato due persone che, sfruttando conoscenze nell’ambito di formazioni di serie A potevano manipolare i risultati: vendevano pacchetti di partite che venivano rivelate all’ultimo momento. Nelle più vecchie intercettazioni Bellavista e Giannone parlavano quasi di un’eminenza grigia che veniva interpellata in certi incontri, il Civ, cioè Bazzani. I tabulati ci hanno evidenziato i movimenti di queste persone e abbiamo visto che si telefonavano, che Bellavista contattava entrambi e che entrambi andavano all’hotel Una Tocq di Milano, il luogo di contrattazione delle partite di Serie A. Il 15 maggio presso questo hotel c’erano tutti: i telefoni di Gegic e Ilievsky, di Spadaro e Bazzani”. 
I nomi dei due ex rossoneri (Brocchi è ancora legato al Milan dove da questa stagione allena gli Allievi Regionali) sono così venuti fuori attraverso l'analisi dei tabulati telefonici di due delle persone che sono finite in manette, ma è stato lo stesso pm a invitare a usare la massima cautela fino a che tutto non sarà chiarito: “Mi raccomando di usare la dovuta prudenza, noi non sappiamo il contenuto degli sms o delle telefonate. Possiamo dire che vi è una trentina di partite,  la maggior parte di serie A, per le quali ci sono contatti telefonici o sms tra il Civ e calciatori o dirigenti che si ricollegano alle squadre che giocheranno la partita il giorno successivo. In alcuni casi si tratta di partite che già ritenevamo manipolate, in altri casi abbiamo solo il dato nudo e crudo del contatto”. 
Riuscire a sconfiggere questo fenomeno sembra sia comunque ancora difficile visto che anche chi è finito in carcere fino a pochi giorni fa ha proseguito con la sua attività illegale: “Siamo di fronte a un dato di fatto: nonostante gli arresti e le indagini buona parte di questi personaggi continua a fare quello che faceva prima. Gli ultimi contatti risalgono a pochi giorni fa”. 

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