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Indesit – Accordo raggiunto: evitati 1.400 licenziamenti

Roma – La Fim e la Uilm hanno firmato l'ipotesi di accordo con l'Indesit. La Fiom Cgil non ha firmato. Dopo sei mesi di trattative e di mobilitazioni l'intesa raggiunta al tavolo con il ministero per lo Sviluppo economico, la controparte aziendale, l'associazione datoriale e le regioni Campania e Marche, scongiura i 1.400 licenziamenti e le procedure di mobilita'. Il documento concordato prevede investimenti per 83 milioni di euro nel triennio 2014-16, una riorganizzazione produttiva e l'utilizzo di ammortizzatori sociali, sia della cassa integrazione sia dei contratti di solidarieta'. L'ipotesi di accordo prevede che il polo produttivo di Caserta si specializzi nella produzione del frigorifero a incasso e di piani cottura a gas, dei quali diventa l'unico produttore; il polo di Fabriano si specializzera' nella produzione di forni da incasso e di lavorazioni speciali, mantenendo le due fabbriche di Albacina e Melano; Ascoli , infine, sara' l'unico produttore di lavatrici di alta gamma. Durante la riorganizzazione e' prevista la qualificazione e la formazione dei lavoratori rispetto alle nuove attivita' da intraprendere. L'ipotesi di accordo sulla vertenza Indesit sottoscritta al Ministero per lo Sviluppo economico da Fim, Uil, Ugl e azienda (ma non dalla Fiom) prevede per 330 lavoratori il “ricorso al pensionamento in quanto maturino i requisiti”. Lo specifica il Mise spiegando che l'intesa azzera gli esuberi e prevede l'utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo, ovvero contratti di solidarieta' e cassa integrazione, per non piu' di quattro mesi per lavoratore. L'azienda per cinque anni si impegna a non ricorrere a licenziamenti.

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