ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Pioggia di polveri a La Spezia. Cittadini chiedono analisi

La Spezia – La pioggia di polveri nere su alcuni quartieri della città ha suscitato nuovo allarme tra i residenti ma in Regione non è ancora stata decisa l'analisi dei campioni raccolti dalla Forestale.
Il gruppo di Fds – Rifondazione protesta duramente per i ritardi che si sarebbero verificati nelle analisi delle polveri depositate su balconi e finestre dei palazzi di alcuni quartieri di La Spezia.
In particolare cittadini e politici di Rifondazione denunciano che “la risposta dell’Assessore Briano sulla pioggia di polveri nere sui quartieri vicini alla Centrale Enel non rassicura. Cosa si aspetta ad analizzare i campioni prelevati dalla Forestale?”
La pioggia di polveri è avvenuta in modo rilevante lo scorso 27 settembre ma ancora non c'è stato un esame approfondito dei materiali raccolti dalla Forstale.
Comitati, cittadini e politici chiedono chiarezza sulle dichiarazioni dell'Assessore che confermerebbero quanto segnalato dal Comitato “Spezia via dal carbone” e da tanti cittadini, e cioè che quel giorno sono state effettivamente riscontrate nei quartieri “presenze di grosse particelle nere sulle superfici”.
Confermato anche l'intervento del Corpo Forestale che ha “prelevato un campione del materiale” e che ha ipotizzato che il fenomeno sia da mettere in relazione con l’attività dell’impianto a carbone della Centrale Enel.
“Ciò che sconcerta – dicono cittadini e comitati – è che fino ad ora, come ammette l’Assessore, il materiale che è stato prelevato dal Corpo Forestale non sia ancora stato sottoposto ad analisi”.
Ovviamente i cittadini hanno diritto di sapere che cosa sia quella sostanza che è copiosamente piovuta sui loro quartieri.
“Nella sua risposta – dichiara Giacomo Conti, capogruppo Fds-Rifondazione – l’Assessore informa che il campione prelevato dal Corpo forestale è stato custodito e che ci sarà una riunione tra il Corpo stesso e l’Arpal per “valutare” la possibilità di sottoporlo ad analisi. Credo sia il minimo che si possa fare”.

Facebook