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Milano – Bilancio, quasi 500 milioni di disavanzo: è allarme

Milano – Sono diverse le istituzioni che stanno vivendo una situazione difficile e tra queste c'è certamente, come ci si poteva aspettare, il Comune di Milano dove il bilancio appare nettamente in perdita e sono emersi 489,5 milioni di disequilibrio su un bilancio complessivo di 2 miliardi e 500 milioni (esclusi gli accantonamenti). Se confrontati con il buco di 867 milioni sui 5 miliardi di bilancio di Roma, indicano come percentualmente lo spareggio iniziale milanese fosse molto più alto di quello della Capitale.
Si tratta però di un problema che si era già preventivato e che ha diverse cause che lo hanno provocato, tra cui c'è il taglio progressivo dei trasferimenti dello Stato. Si è passati infatti dai 737,5 milioni di euro del 2010 ai 462,9 del 2013. 
Un altro aspetto che fa però discutere soprattutto i cittadini è l'incremento di spese obbligatorio che comprende l'aumento del costo del trasporto pubblico locale dovuto alla realizzazione delle due nuove linee del metrò pari a 91 milioni in più a vari conguagli per un totale di 169 milioni di euro e che influisce quindi pesantemente sulle tasche già stremate dei cittadini. 
E' arrivata invece in modo inaspettato per Palazzo Marino la decisione di ridurre il Fondo di solidarietà Comunale, un problema non da poco che ha comportato un taglio di 132 milioni, rispetto ai 96 tolti agli altri Comuni con più di 500mila abitanti e questo ha portato a una vera e propria rabbia da parte di Pisapia che ha invitato il governo a rispettare i patti e a non abbandonare i Comuni. 
Il lavoro che si è trovata a portare avanti l'assessore al Bilancio Francesca Balzani è stato quindi tutt'altro che semplice pur sapendo che questo avrebbe portato ulteriori polemiche. Si è arrivati così a una manovra da ben 110 milioni di euro con l'aumento dell'addizionale Irpef: la soglia di esenzione per questo è stata portata a 15mila euro con cinque scaglioni progressivi per fasce di reddito con aliquote che vanno dallo 0,67 allo 0,8% per chi ha un imponibile superiore ai 70mila euro. Altri 110 milioni dovrebbero arrivare con la manovra virtuale sull’Imu con l’aliquota sulla prima casa che passa dallo 0,4 allo 0,575. Il Consiglio comunale ha già chiesto di portare l’aliquota al massimo: lo 0,6%
Aumenti sono arrivati però anche per i trasporti dove l'abbonamento mensile dei mezzi pubblici è passato da 30 a 35 euro. Ancora non si può però stare tranquilli perchè se non dovesse arrivare il rimborso dell'Imu da parte del governo la manovra dovrà essere nuovamente trascritta.

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