ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Genova – Al Museo del Mare tre proposte per gli studenti, per imparare presto ad amare il mare

Genova – La scuola e il mare, ma soprattutto gli studenti e il mare: quale miglior location quindi del Galata Museo del Mare di Genova per presentare il protocollo d´intesa per la realizzazione di sempre nuove iniziative didattiche rivolte alle scuole medie e superiori e finalizzate alla valorizzazione della cultura e dell´economia del mare. Perchè l´economia del mare, soprattutto in una regione come la Liguria, offre opportunità occupazionali che necessitano di essere sorrette da adeguati interventi di natura formativa. Che, in parole molto più semplici, altro non significa se non che per avvicinare gli studenti, i ragazzi, i giovani al mare e ai mestieri del mare, è necessario cominciare presto, istruendoli, interessandoli, incuriosendoli con proposte educative specifiche. E, di queste proposte, il Mu.Ma, ovvero l´Istituzione Musei del Mare ne ha elaborate tre:´Il sottomarino si vince”, un concorso dove l´intera classe può vincere una visita al sottomarino Nazario Sauro e al pre-show, “Migrazioni? Parliamone!”, un´attività studiata per stimolare il dialogo di classe attraverso lo scambio reciproco di esperienze e opinioni e “Nuovi percorsi con le LIM”, una proposta che promuove l´utilizzo della LIM anche al museo per ripensare una rinnovata comunicazione dei musei alle nuove generazioni.

“Si tratta di un progetto di collaborazione scolastica regionale con tutte le scuole della Liguria, e non solo di Genova – puntualizza il presidente del Mu.Ma. Maria Paola Profumo – che arricchisce il rapporto con il Mu.Ma., che comprende diverse realtà come il Galata Museo del Mare, il sottomarino, la Commenda di Prè e il Museo Navale di Pegli, che così, appunto, potranno collaborare e interfacciarsi meglio con le scuole liguri. Noi abbiamo già ottimi rapporti con le scuole, ma l´idea di averli in modo più sistematico attraverso un sito nazionale come quello del Ministero penso che possa arricchire il tutto anche per chi viene da fuori. Ma quello che ci preme e ci interessa maggiormente, non è tanto che siano gli istituti scolastici a portare i ragazzi in visita nei nostri musei, ma che siano gli stessi studenti, nelle loro scuole, nelle loro classi, nei loro gruppi di lavoro, che creino gli itinerari museali, i percorsi che a loro piacerebbe fare”.

Facebook