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Cleveland – Ritrovate 3 ragazze rapite 10 anni fa, ma dov'è la quarta?

Cleveland – Hanno vissuto la stessa odissea di Natasha Kampush, la ragazza austriaca rapita a 10 anni da Wolfgang Priklopil che la tenne prigioniera in casa sua 8 anni, prima che riuscisse a fuggire approfittando di un momento di disattenzione del suo carceriere.
E proprio come Natasha, 3 ragazzine che scomparvero nel nulla as Cleveland, in Ohio, sono riuscite a scappare dagli uomini che le tenevano prigioniere per un tempo che va dagli 11 ai 9 anni, a seconda dei casi.
Ormai credute morte, le 3 giovani erano in realtà prigioniere di 3 fratelli ispanici di 50, 52 e 54 anni.
Il primo a finire in manette è stato il presunto rapitore, il 52enne Ariel Castro, autista di scuolabus: è stata una delle vittime, Amanda Berry, a fare il suo nome in una drammatica telefonata al 911, il numero riservato negli Stati Uniti alle chiamate di emergenza.
“Aiutatemi!”, ha urlato nella cornetta, messale a disposizione da un vicino, Charles Ramsey, che l'aveva aiutata ad evadere dall'abitazione in cui lei e le due compagne erano tenute segregate, probabilmente fin dal momento stesso dalla sparizione di ciascuna.
Se con il loro clamoroso salvataggio l'incubo è finito per le 3 giovani donne, all'appello manca tuttavia una quarta ragazza, anche lei svanita nel nulla in analoghe circostanze. Secondo il sito on-line americano 'Charley Project', che raccoglie dati e informazioni per documentare oltre novemila casi di sparizioni negli Stati Uniti, risulta infatti ancora dispersa Ashley Summers, svanita più di recente, nel luglio 2007, quando aveva 14 anni. Le sue ultime tracce conducono alla stessa zona dove si persero quelle di Amanda Berry, Gina DeJesus e Michelle Knight. Tutte e 4 in origine risiedevano nella parte occidentale di Cleveland, e gli inquirenti non escludono che tra le vicende delle tre ex vittime e la sorte di Ashley via sia più di un collegamento.
“Sono Amanda Berry. Sono stata sequestrata e data per dispersa per dieci anni, ma sono qui. E sono libera adesso!”, ha esclamato.
Ora 26enne, l'ex ostaggio ha aggiunto che l'aguzzino suo e delle altre ragazze era “fuori”, e ha pregato gli agenti di accorrere al piu' presto per salvarle tutte. Poco dopo la cattura di Castro, gli inquirenti hanno proceduto all'arresto di due suoi fratelli per presunta complicità.
Al network televisivo 'Cnn' Ramsey ha poi raccontato che, mentre passava per caso davanti alla casa-prigione, ha visto una donna che cercava disperatamente di forzare la porta d'ingresso per uscire, ma che questa non si apriva bene.
E' intervenuto e le ha dato una mano a forzarla, e lei è venuta fuori insieme a una bambina. All'interno è stato poi trovato anche un secondo minore. Sulle prime il soccorritore non ha compreso con chi avesse a che fare e, quando gli è stato chiaro, è rimasto sbigottito.
“Mi sono reso conto che stavo chiamando il 911 per conto di Amanda Berry. Pensavo che fosse morta!”, ha commentato.
Amanda sparì alla vigilia del suo 17° compleanno, nell'aprile 2003, dopo aver concluso il proprio turno nel fast-food ove lavorava. Le sue compagne di sventura sono state identificate come Gina DeJesus, che scomparve nel 2004 all'età di 14 anni mentre tornava a casa da scuola; e Michelle Knight, svanita nel nulla prima di tutte, nel 2002, quando aveva una ventina di anni: la sua vicenda era quella sulla quale i mass media si erano concentrati di meno, e di cui si è sempre saputo poco.

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