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Ustica – Presidente Collegio Periti contesta sentenza della Cassazione

Palermo – Aurelio Misiti, presidente del Collegio dei Periti costituito da 11 tecnici ed esperti di fama internazionale fra italiani, francesi, tedeschi, svedesi, inglesi e svizzeri, che lavorarono dal 1991 al '94 sui resti del DC9 Itavia caduto a Ustica, e che hanno redatto l'unica perizia completa sul disastro, contesta la sentenza n.1871 della 3a Sezione Civile della Corte di Casazione, la quale ha sentenziato che la causa del disastro è stata un missile: “Nella qualità di presidente del Collegio Internazionale dei Periti, in seguito alla sentenza del Tribunale Civile di Palermo, avallata dalla 3a Sezione della Cassazione, mi corre l'obbligo di ribadire quanto segue: nessuna traccia di missile è stata evidenziata sulle pareti esterne dell'aereo, recuperato e ricostruito dal collegio. I risultati della perizia dimostrano in modo definitivo che la causa dell'incidente è stata una esplosione interna all'aereo. Nel 2005 il Tribunale Penale di Roma e la Cassazione del 2005, in base ai risultati della suddetta perizia, assolsero con formula piena gli 81 imputati, Ufficiali dell'Aereonautica, definendo la tesi, ma dimostrata del missile, come fantasiosa, in quanto frutto di una guerra aerea mai avvenuta sui cieli italiani; non si può ritenere plausibile che tra il 2005 e il 2013 ci siano stati studi più approfonditi che abbiano indotto il Tribunale civile di Palermo e la terza sezione di Cassazione a cambiare quella sentenza; si può solo ipotizzare in attesa delle motivazioni dell'ultima sentenza, che la Cassazione, avendo esaminato solo il processo civile di Palermo, abbia basato la sua sentenza sugli argomenti usati da quel Tribunale civile trascurando la rilevante documentazione dei processi penali, che hanno dimostrato esattamente il contrario“.
Lo avevamo detto, ma non sorprende nessuno: la vicenda è ancora lontana dalla sua conclusione…

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