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Consorzio Pianacci chiude e lancia accuse a Municipio e Comune

Genova – L'area Pianacci a rischio chiusura. In un allarmante comunicato stampa i “gestori” dell'area denunciano una serie di disagi e incomprensioni con le Istituzioni che porteranno alla chiusura delle attività in una delle zone che più si sono rialzate dalle condizioni di disagio grazie all'incessante opera di gruppi di residenti.
Ecco il testo del comunicato:

Il comportamento incomprensibile (nel migliore dei casi) della pubblica amministrazione ci regala un primo risultato del 2013: Il Pianacci chiude i battenti da martedì 1° gennaio
Deciderà una riunione con i soci se prolungare la chiusura in attesa di un incontro con il Sindaco Doria e della risoluzione della annosa questione della istituzione di un bando di assegnazione
Il Pianacci inoltre potrebbe venire considerato una società sportiva ( con aumento di costi e oneri) anche se solo 15.000 euro su 257.000 circa del bilancio 2011 proviene da attività sportive.
Lunedì 31 dicembre scade l’ennesima proroga per la gestione dell’area Pianacci.
Si fanno proroghe perché da 2 anni l’amministrazione non riesce a imbastire ed emettere un bando previsto dall’amministrazione stessa.
Quindi…da due anni ad ogni scadenza di proroga questa viene rinnovata a poche ore dalla scadenza dopo silenzi e comunicazioni confuse e annunci sempre disattesi.
Questi ritardi e confusioni determinano al Pianacci enormi problemi di gestione programmazione, gestione bar, gestione tesseramento, comunicazione con il quartiere e i soci, organizzazione con reti e soggetti con cui si collabora.
Questa volta ci siamo stancati di subire questa mancanza di attenzione e abbiamo deciso di… organizzare la confusione che subiamo e, organizzandoci per bene e senza confusione, di chiudere una settimana. Ovviamente se non arriva la concessione la chiusura è d’obbligo ma anche se arrivasse lunedì, a poche ore dalla scadenza, confermiamo questa chiusura per motivi organizzativi (gestione bar, utilizzo spazi da parte di altre associazioni, servizi, privati, progetti in collaborazione con reti ed enti… decine di soggetti da avvisare e con cui condividere percorsi sia se viene confermata la concessione che in caso contrario per organizzare la quotidianità dell’associazione). Una riunione con i soci deciderà se prolungare la chiusura fino alla risoluzione della questione o quantomeno ad un incontro con il Sindaco Doria.
E’ a nostro avviso triste e incredibile che i cittadini che sono chiamati a amministrare una comunità (cioè chi ricopre incarichi e cariche istituzionali e amministrative) danneggino in modo così palese i cittadini che in modo volontaristico e per passione promuovono animazione sociale e vita di comunità in quartieri difficili.
La lista di cariche istituzionali e persone coinvolte in questi due anni di ritardi è lunghissima. Non è facile riassumere di chi sia la responsabilità. Sicuramente il Municipio Ponente e il suo presidente hanno il carico maggiore di responsabilità in questa vicenda.
In questi due anni abbiamo incontrato assessori municipali, comunali, consiglio capigruppo comune, municipio, tecnici, referenti, persino esponenti di partito. Addirittura l’unico consigliere municipale espresso dal Cep dopo circa 20 anni non ha preso posizione a favore dell’associazione.
Pensiamo così che sia il caso di coinvolgere la massima carica istituzionale cittadina (peraltro già contattata settimane fa) unica che, speriamo, sia in grado di dare una coerenza organizzativa a tutti i diversi uffici e responsabili.
Ci dispiace solo che questa situazione rechi ulteriori danni ai cittadini venendo a mancare uno spazio come il Pianacci anche se solo per pochi, speriamo, giorni.
Questi danni si vanno ad aggiungere ad altre attività scomparse in seguito alla situazione sempre più intricata e imbarazzante creatasi intorno al Pianacci. Ricordiamo che la scorsa estate non si è organizzata la rassegna estiva e il Pianacci non organizza, per tutelarsi, più serate di animazione o spettacolo.
Ricordiamo altresì tutte le centinaia di iniziative e collaborazioni con servizi sociali che il Pianacci continua a realizzare insieme a decine di attivisti e volontari. Non vorremmo che, per stanchezza, ci riducessero ad abbandonare anche queste.

Alcuni ulteriori dettagli

Manca un bando di assegnazione
Il Pianacci da 2 anni attende che si bandisca la gestione dell’area Pianacci.
Il Comune e il Municipio non sono in grado, da 2 anni, di istituire questo bando per diverse visioni su chi ha l’attribuzione dei poteri e degli incarichi necessari per farlo e decidere. Inoltre si deve capire se fare un bando per associazioni o per società sportive. Se si facesse un bando per associazioni il Pianacci parteciperebbe e, se lo vincesse, continuerebbe le proprie attività. Se si facesse un bando per società sportive le associazioni, come il Pianacci, non potrebbe accollarsi i costi maggiorati di affitto e l’onere dei lavori di manutenzione straordinari a proprio carico.
Una struttura come l’area Pianacci, nata per dare risposte sociali e aggregative al quartiere, può essere gestita unicamente in una prospettiva associativa. La presenza di strutture anche sportive è secondaria rispetto al compito affidato a strutture di questo tipo in questi specifici quartieri.
L’indecisione se mettere il Pianacci tra associazioni o sport è fuori luogo. E’ vero che il Pianacci ha una pista di pattinaggio e un campetto a 5 tra le proprie strutture …ma è vero che il campetto a 5 viene usato gratuitamente dai giovani e dai servizi sociali del comune ed è stato affittato solo 6 volte nel 2011…ed è vero che su 257.000 euro del bilancio 2011 del Pianacci solo 15.000 circa provengono dalle attività di sportive di quegli impianti. E’ palese per ogni genovese la prevalenze dell’utilizzo associativo e sociale del Pianacci e i bisogni del quartiere, più sociali che …agonistici.
Quindi si va avanti a proroghe
Da 2 anni quindi il Pianacci va avanti a rinnovi in attesa del bando. L’ultimo rinnovo, tra molte polemiche e proteste da parte della associazione da noi gestita, è stato fatto a CIRCA 3 ORE dalla scadenza della concessione, a fine agosto fino a questo 31 dicembre.

Chiude il Pianacci

Ad oggi, e lunedì è il 31 dicembre, non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione di rinnovo.
Pensiamo che non si possa avere così poco rispetto per chi per propria scelta lavora e si occupa della comunità in modo volontaristico. Pensiamo che chi invece PER DOVERE si deve occupare della comunità non possa avere così posa attenzione per la vita, l’impegno, il lavoro delle persone.
A nostro avviso non è che sono cattivi… è che non ce la fanno proprio
Questa volta quindi decidiamo in anticipo di gestire questi tempi e decidiamo, per la prima volta da 16 anni, la chiusura del Pianacci almeno fino a domenica 6 gennaio compresa. Si valuterà con una riunione tra i soci venerdì prossimo se prolungare la chiusura fino a un incontro chiesto al Sindaco
Con la presente comunicazione chiediamo infatti, anche a mezzo stampa, un incontro con il primo cittadino per chiedergli di gestire questo passaggio… semplicissimo ma reso complicato da incomprensibili ragioni (incapacità? Confusione? Disinteresse? interessi di parte?).

Rettifica:

Spett.le Redazione Oggi Notizie,

con riferimento alla notizia pubblicata in data odierna e relativa alla chiusura del Pianacci dal 1 gennaio, riteniamo che il titolo con cui viene aperta la notizia (Consorzio Pianacci chiude e lancia accuse a Municipio e Sindaco Doria) , non rispecchi pienamente la nostra posizione nei confronti del Sindaco Doria, ferme restando le evidenti responsabilità sia del Municipio VII Ponente che della struttura comunale nel suo complesso.
Come ben indicato nel comunicato, per una definitiva risoluzione, confidiamo proprio nelle capacità del nostro primo cittadino.
Questa volta quindi decidiamo in anticipo di gestire questi tempi e decidiamo, per la prima volta da 16 anni, la chiusura del Pianacci almeno fino a domenica 6 gennaio compresa. Si valuterà con una riunione tra i soci venerdì prossimo se prolungare la chiusura fino a un incontro chiesto al Sindaco
Con la presente comunicazione chiediamo infatti, anche a mezzo stampa, un incontro con il primo cittadino per chiedergli di gestire questo passaggio… semplicissimo ma reso complicato da incomprensibili ragioni (incapacità? Confusione? Disinteresse? interessi di parte?).

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