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Elezioni Usa 2012, ecco perché Romney ha perso

USA – All'indomani del voto e dopo l'ufficializzazione della vittoria di Barack Obama, le analisi non possono prescindere da alcuni punti fermi e sono cinque almeno, per il Washington Post, le lezioni che sia i democratici sia, soprattutto, i repubblicani devono trarne, dall'importanza dell'elettorato ispanico alla centralità dei giovani.
Ma soprattutto, Mitti Romney e il partito repubblicano non possono non rammaricarsi per avere puntato tutto sull'economia e avere fallito proprio su questo.
Ecco i 5 grandi errori che sono costati la sconfitta a Romney:

1 – il voto non è stato un referendum sulla politica economica di Obama. Romney ha costruito la sua campagna con una martellante domanda agli americani: “State meglio oggi di quattro anni fa?”. Non ha funzionato. Obama è riuscito a farsi percepire come piu' vicino ai problemi degli americani. Se Romney ha vinto 51-47 tra quel 60% di americani per cui l'economia era la prima preoccupazione, il presidente uscente ha stravinto 82-17 tra quel 20% che invece ha pensato: “Voglio qualcuno che si occupi di quelli come me”.

2 – i repubblicani hanno un grosso problema con il voto ispanico, conseguenza della linea dura sull'immigrazione. Obama ha strappato il 69 per cento dei consensi nell'elettorato ispanico – che rappresenta il 10 per cento dei votanti a livello nazionale, contro il 29 per cento di Romney. E, sottolinea il quotidiano di Wahsington, non solo i repubblicani non possono ragionevolmente pensare a un loro successo alle prossime presidenziali con appena un 30% di sostenitori tra gli ispanici, ma anche Arizona e Texas, loro tradizionali roccaforti, rischiano di diventare Stati in bilico.

3 – Virginia a Carolina del Nord sono diventati Stati in bilico. La storica fedeltà dei due stati al Gop ormai è archiviata. Obama ha rivinto in Virginia, come era accaduto 4 anni fa. E se Romney gli ha strappato questa volta la Carolina del Nord è stato per appena 100mila voti su 4 milioni di elettori. Nel 2008 il presidente aveva vinto con il 49,7% e ieri si è fermato al 48,4, ma solo otto anni fa i democratici erano al 43,6% e dunque i dati dimostrano che ormai il vantaggio dei repubblicani non è più consolidato.

4 – Non si può più ignorare il voto dei giovani. Nel 2008, Obama aveva puntato molto sui ragazzi tra lo scetticismo generale. Eppure ha avuto ragione: allora ottenne tra i votanti fra i 18 e i 29 anni un vantaggio sull'avversario del 34% e questa volta ha sopravanzato Romney del 24%. “Una volta può essere un'anomalia, due è una nuova realtà politica”, ha chiarito il Wp. Resta da capire se è solo Obama a catalizzare il voto giovanile o la stessa capacita' di attrazione ce l'ha il Partito democratico.

5 – I democratici hanno sfondato il tetto dei voti elettorali un tempo detenuto dai repubblicani. Non è solo una questione di vittoria per Obama, ma di radicamento nei diversi Stati. Il presidente alla fine potrebbe ottenere 322 grandi elettori, un dato completamente inatteso.

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