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Costa Concordia – Il punto dopo l'incidente probatorio

Dall'incidente probatorio di Grosseto, in corso di conclusione, a cui la società Costa Crociere ha partecipato in qualità di “parte danneggiata”, e dalla discussione sulla relazione dei periti del Tribunale, sono emersi in modo inequivocabile alcuni aspetti fondamentali della drammatica vicenda. Secondo il resoconto dello stesso incidente probatorio, i principali sono: l’Unità di Crisi si è opportunamente costituita ma non ha potuto fornire un adeguato supporto alla nave per la rapidità con la quale è avvenuto l’affondamento, svogendo le sue funzioni fornendo supporto logistico ai passeggeri e all’equipaggio a terra.
Il ruolo dell’unità di crisi, secondo la normativa vigente, è quello di fornire supporto in situazioni di emergenza. Qualunque decisione che riguardi la sicurezza della navigazione rimane di esclusiva competenza del Comandante, il quale, a bordo, conosce meglio di chiunque altro la situazione sul posto e ha il potere e il dovere di prendere ogni opportuno provvedimento per affrontare la specifica situazione.
Il dovere di informare le autorità su un sinistro che possa pregiudicare la sicurezza della nave è di esclusiva responsabilità del Comandante, secondo gli articoli 17 e 19 del Decreto legislativo 196 del 2005. Il Comandante ha il dovere di informare la Compagnia. Il Comandante e la Compagnia hanno l’obbligo di restare a disposizione delle autorità e dare la massima collaborazione.
Per quanto riguarda la nave Costa Concordia, l'unità e i sistemi di supporto alla navigazione sono stati progettati, costruiti, testati, in linea con gli avanzati criteri di sicurezza previsti dalle norme nazionali ed internazionali. Gli strumenti di ausilio alla navigazione di Costa Concordia sono talora presenti in numero superiore a quello previsto dalle norme vigenti per garantire la sicurezza di funzionamento anche in caso di guasto durante la navigazione.
Le navi della flotta Costa operano sotto la normativa della bandiera italiana e nel rispetto della normativa internazionale vigente nel settore. Le navi della flotta sono state soggette a più di 107 ispezioni nel corso del 2011, attestando il rispetto delle norme nazionali ed internazionali ed i più alti standard di sicurezza.
Costa Concordia alla partenza del porto di Civitavecchia aveva tutti i certificati dalle normative vigenti in corso di validità e i suoi impianti in corretto stato di manutenzione e di funzionalità.
La questione sulle procedure di sicurezza ha evidenziato che quelle adotate da Costa Crociere sono adeguate e rispondono pienamente a tutte le disposizioni di legge.
Per quanrop concerne l'equipaggio, è stato affermatoche le difficoltà incontrate nell’abbandono nave sono state influenzate dal ritardo con il quale il Comandante ha preso la decisione di dare l’allarme generale e successivamente l’abbandono. Dal momento del segnale di abbandono, la nave è stata evacuata in tempi rapidi pressoché esclusivamente dall’equipaggio, che ha lavorato in condizioni estremamente difficili in quanto la sbandamento della nave ha reso impossibile a quest’ultimo lo svolgimento dei propri incarichi secondo le procedure prestabilite.
La questrione della rotta seguita dalla Costa Concordia ha messo in luce i seguenti aspetti: la sera del 13 gennaio l’obbligo di comunicazione spettava al comando nave. La Capitaneria di Porto e la Compagnia non sono state informate della variazione alla rotta prevista.
Costa Crociere è stata riconosciuta essere una Società con procedure complete e rispondenti alle stringenti normative nazionali e internazionali applicabili, sia per quanto riguarda la navigazione ordinaria che per l'emergenza; una società che ha navi costruite secondo i più rigorosi standard , in particolare quelli della sicurezza, e che addestra il suo personale nel rispetto della normativa vigente.
Nel rispetto del doloroso bilancio di vittime che non può essere dimenticato, Costa Crociere ha un solo obiettivo: capire sino in fondo la natura e la successione degli avvenimenti verificatisi quella notte e quali siano state le cause del tragico incidente.
I rappresentanti della Costa Crociere hanno affermato che l'accertamento della verità permetterà di continuare a costruire il futuro della società su basi solide continuando a operare nel consueto rispetto delle leggi, dell’ambiente e della società stessa. Per venire a capo delle questione ancorasenza una risposta, la società ribadisce la massima disponibilità nella collaborazione con la Magistratura.

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