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Clonare animali per l'alimentazione umana. Se ne discute in Europa

Bruxelles – Clonare gli animali per scopi alimentari. Le Associazioni ambientaliste sono contrarie alla proposta, avanzata nella Comunità Europea, di sottoporre a clonazione esemplari di animali particolarmente “adatti” a scopi alimentari.
In pratica mucche particolarmente produttive, in carne e latte, o maiali particolarmente “grassottelli” potrebbero essere replicati all'infinito per soddisfare le esigenze del mercato dell'alimentazione umana.
L'AIDAA, associazione italiana difesa animali e ambiente, dice “no” in maniera chiara e decisa all'orrore della clonazione di animali a scopo alimentare che potrebbe iniziare in Europa dal 2017.
Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica aperta fino al 3 settembre per chiedere un parere ed aprire una riflessione sulle tecniche di clonazione e sull'impiego di cloni vivi e derivati di cloni a scopo di riproduzione (seme ed embrioni) e di allevamento.
I risultati della consultazione pubblica contribuiranno a misurare l'impatto di questo tema sugli addetti ai lavori – e non solo- ai fini di possibili provvedimenti legislativi sulla clonazione a scopo alimentare nell'Unione Europea.
La Commissione intende valutare le risposte al questionario entro il 2012 per elaborare una normativa nel 2013.
Da alcuni anni infatti è iniziato il dibattito relativo alla clonazione a scopi alimentari da quando sono stati importati nell'Unione Europea embrioni clonati.
In base all'attuale regolamentazione dell'Unione europea, solo alimenti prodotti da cloni sono considerati “nuovi prodotti alimentari” in quanto non sono prodotti secondo le tecniche di allevamento tradizionali.
I nuovi prodotti alimentari sono gli alimenti e gli ingredienti alimentari che non sono stati utilizzati in modo significativo per il consumo umano nell'ambito dell'Unione europea prima del 15 maggio 1997. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, in qualità di Associazione iscritta al registro delle associazioni portatrici di interessi diffusi dell'Unione Europea ha già fatto conoscere il suo parere assolutamente negativo in merito a questa assurda iniziativa.
“Non basta la orribile legge sulla vivisezione, ora puntano alla clonazione degli animali anche vivi a scopo alimentare – dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – siamo alla bottega degli orrori invitiamo tutti gli animalisti e le associazioni a far fronte comune per bloccare da subito questo orrore”.
L'associazione invita a far sentire la propria voce e dire no alla clonazione degli animali a scopo alimentare rispondendo al questionario

SITO QUESTIONARIO: http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=animalcloning

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