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Sla – In Italia primo intervento trapianto staminali

Per la prima volta al mondo, è stato eseguito in Italia il trapianto di cellule staminali in un uomo colpito da sclerosi laterale amiotrofica (Sla). 
Il rivoluzionario intervento è stato eseguito in Italia, dal gruppo coordinato da Angelo Vescovi, direttore dell'Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Pio di San Giovanni Rotondo. 
La speranza dei medici è che le staminali possano rallentare o addirittura frenare la morte dei motoneuroni, morte alla base della paralisi dei pazienti affetti da Sla. 
Il primo paziente operato, dell'età di 31 anni, ha ricevuto tre iniezioni nel lato sinistro del midollo spinale lombare, ciascuna di un volume di 15 millesimi di millilitro, che contenevano in totale poco meno di due milioni e mezzo di cellule staminali cerebrali. Dopo l'intervento, l'uomo si è risvegliato in buone condizioni, respirando autonomamente. Le sue condizioni cliniche e psicologiche risultano più che soddisfacenti. 
L'equipe coordinata dal Prof. Vescovi, professore di biologia cellulare all'università Bicocca di Milano, e, per la parte neurologica, dalla Dr.ssa Letizia Mazzini, responsabile del centro Sla dell'Ospedale Maggiore della Carità (Novara), ha portato a termine il trapianto di cellule staminali del primo dei diciotto pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica, reclutato nel trial clinico di fase 1 autorizzato dall'Istituto Superiore di Sanità. A questo seguiranno gli interventi sui rimanenti pazienti. 
Gli scienziati sottolineano che questa sperimentazione, come ovvio per una fase 1, è mirata specificamente a valutare la sicurezza delle procedure di trapianto e dell'innocuità delle cellule. Non si tratta, quindi, di una cura per la Sla. La condizione clinica dei diciotto pazienti assoggettati a trapianto sarà monitorata nei mesi e anni a seguire documentando l'evoluzione della malattia.

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