In sostanza relativamente al divieto di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo sancito dalla L. 40/2004, la Corte Costituzionale ha deciso di non decidere.
Resta il no dunque per il momento. O meglio sulla fecondazione eterologa la Corte Costituzionale ha deciso ieri di rinviare la decisione ai tribunali ordinari di Firenze, Catania e Milano. Chiamata ad esprimersi sulla legittimità del divieto previsto dalla legge la Corte ha deciso di astenersi e di far giudicare i tre tribunali ordinari. La questione era nata in seguito al ricorso di tre coppie, che avevano sollevato l’incostituzionalità della legge.